Centro Studi: l’8 e 9 novembre a Casarsa il convegno di studi “Naldini e Pasolini”

Si intitola “Naldini e Pasolini” e per la prima volta indaga in maniera sistematica la figura di Nico Naldini (1929-2020), poeta, narratore e biografo, il convegno annuale di studi organizzato dal Centro Studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa, in programma venerdì 8 e sabato 9 novembre a Casarsa della Delizia, nella sala consiliare di Palazzo Burovich.

Domenico (Nico) Naldini è stato uno dei più notevoli scrittori e intellettuali del secondo Novecento e dei primi decenni di questo secolo e nel corso del convegno verrà analizzato non nel ruolo che per lui è stato anche penalizzante, cioè quello di cugino di Pasolini, ma come intellettuale a tutto tondo, poeta, narratore e biografo raffinato.

Nico Naldini e Pier Paolo Pasolini, 1947 – Fondo CSPPP Casarsa

Nato a Casarsa il 1° marzo del 1929, visse per molti anni a Treviso. Sua madre, Enrichetta Colussi, era sorella di Susanna, la madre dell’autore di “Ragazzi di vita”. Nel 2005 ricevette dalla città di Casarsa l’onorificenza di cittadino dell’anno e, più recentemente, nel settembre del 2023, la biblioteca civica cittadina è stata intitolata in suo onore.

Curato da Francesco Zambon, docente dell’Università di Trento, il convegno si articolerà in due giornate di interventi e approfondimenti, aperte venerdì 8 novembre alle 15.00 dalla presentazione dello stesso Zambon, che introdurrà l’importanza di Naldini come figura letteraria indipendente, “capace di costruire una propria poetica in cui l’incontro fra cultura friulana e letteratura italiana dà vita a un linguaggio personale, immediato e aperto al mondo”.

Nico Naldini

Gli interventi degli studiosi invitati, che sono stati tutti suoi amici e collaboratori, sono divisi in due grandi sezioni. La prima giornata è dedicata a diversi aspetti della sua opera letteraria (poesia, biografia, narrativa), nonché alla sua non secondaria attività nel campo cinematografico. La seconda torna su un tema inaggirabile, già affrontato altre volte: quello del suo rapporto con Pier Paolo Pasolini. Ma in questa occasione il rapporto sarà studiato essenzialmente dalla prospettiva di Naldini e non da quella del cugino, nella cui ombra è stato spesso ingiustamente relegato dalla critica.

Chiuderà l’incontro una tavola rotonda diretta dal giornalista Alessandro Mezzena Lona, già responsabile delle pagine culturali de “Il Piccolo”, con la partecipazione di alcuni dei relatori.

Nico Naldini
  • Breve biografia Nico Naldini:

Domenico (Nico) Naldini è nato a Casarsa della Delizia il 1° marzo 1929 da Antonio ed Enrichetta Colussi, sorella di Susanna, madre di Pier Paolo Pasolini.
Naldini mosse i primi passi letterari sotto la guida di Pasolini nell’Academiuta di lenga furlana. Negli anni ’50 collaborò con Pasolini e il regista Federico Fellini, lavorando nel cinema e nell’editoria, ma parallelamente continuò a pubblicare poesie e racconti. Nel 1979 si trasferisce in Veneto, prima a Solighetto e poi a Treviso, dove acquista la casetta in cui vivrà fino alla sua scomparsa. Dopo la morte di amici e colleghi come Giovanni Comisso e Goffredo Parise, sviluppò un’intensa carriera di biografo, firmando opere di grande rilievo come Vita di Giovanni Comisso (1985) e Pasolini, una vita (1989). Dalla metà degli anni ’90 in poi, la sua attività narrativa si arricchì con una serie di opere autobiografiche, tra cui Il treno del buon appetito (1995) e Alfabeto degli amici (2004). Il suo soggiorno sulla costa tunisina ispirò la raccolta di liriche Piccolo romanzo magrebino (2016), considerata la sua opera poetica più matura. L’ultimo libro di Naldini è uscito nel 2019, Quando il tempo s’ingorga, per la cura di Francesco Zambon e una nota di Franco Zabagli (Ronzani editore). Il volume raccoglie una serie di prose scritte tra il 2004 e il 2016 per la rivista “L’immaginazione” (Manni editore). Piccoli racconti, ricordi, ritratti di amici e di personaggi famosi, stralci di diario, riflessioni su temi di attualità. Una splendida testimonianza della grande abilità di narratore di Naldini si può trovare anche nel film In un futuro aprile – Il giovane Pasolini, diretto da Francesco Costabile e Federico Savonitto (2019). Il film è, prima di tutto, un viaggio, la storia del giovane Pier Paolo, il Pasolini friulano dei temporali e delle primule, raccontata da Nico Naldini in questa sua ultima straordinaria intervista. Nico Naldini è morto il 9 settembre 2020 nella sua casa di Treviso a 91 anni. Le ceneri, per sua espressa volontà, sono state disperse dagli amici nelle acque del Tagliamento all’altezza di Rosa, luogo caro della sua giovinezza.